Tracciamo una rotta

Non un punto, ma una linea che continua

Sandro

4/20/20252 min leggere

Se volessimo descrivere una storia idilliaca e perfetta, andremmo a modificare i primi post, dove descrivevamo le persone che man mano incontravamo sul nostro cammino, come persone valide, competenti e simpatiche. Cambieremmo il fatto che la barca era perfetta e senza alcun difetto. Ma non sarebbe la verità e non lo faremo per due motivi; il primo motivo è perché ci servono per ricordarci che il mondo non è fatto di unicorni e nuvole rosa. Il secondo motivo è legato alle cose che sono realmente accadute e perciò fanno parte della nostra storia, della storia del nostro progetto. In realtà ce ne sarebbe una terza, ben salda, che ci ricorda ogni giorno di imparare dai nostri errori. Nonostante il lavoro che ho svolto per anni, dove il mio compito era in parte di capire chi mi stava mentendo, forse per il fatto di trovarci in un mondo nuovo, non ho acceso i soliti ricettori, ritornando un pochino ai tempi dell'adolescenza, dove il dolore subito dall'ingenuità ti faceva imparare a forza tante cose e in maniera piuttosto rapida. Beh se vogliamo tracciare una rotta immaginaria sulle vicende vissute sin d'ora, ci accorgiamo che in parecchi punti abbiamo dovuto mettere una "spezzata", un bordo calcolato o semplicemente fare dei rilevamenti per sapere dove passare. Ma tutto questo fa parte del gioco e perciò, dove alcuni considererebbero delle vicende del genere dei fallimenti, noi le consideriamo degli insegnamenti, anche perché in ogni mossa adottata sin qui, avevamo un piano "B" di riserva e non ci siamo ritrovati impreparati. Con questo post non sto dicendo che ci sentiamo "arrivati" o abbiamo conquistato la meta, tutt'altro, sappiamo che ci attendono ancora molti ostacoli, ma il fatto che ci stiamo "muovendo" bene, prendendo i giusti correttivi in caso di intoppi, ne traiamo una grande forza motrice per andare avanti nel nostro progetto. Allo stato attuale, seppur passato poco tempo, ci siamo riorganizzati, pianificando un'alternativa per spostare la barca da Arzal e farla arrivare a Genova il prima possibile. Come un apparecchio GPS, quando imbocchi una strada diversa da quella pianificata, ti dice "ricalcolo", anche noi abbiamo rapidamente fatto lo stesso varando tutte le ipotesi percorribili e scegliendo, a nostro avviso la migliore. Quello che conta però è che non abbiamo perso neppure un singolo Joule dell'energia che vogliamo investire in questo progetto e pertanto stiamo procedendo più spediti e più forti di prima. Questi post non li scriviamo solo quando le bocce sono ferme e dove possiamo descrivere una situazione terminata in una maniera o nell'altra, scriviamo anche, come in questo caso, nei momenti in cui ci sono tante incertezze e tutto può ancora succedere, proprio perché in questi momenti i sentimenti sono "vivi" e le situazioni sono incerte e difficili, ma soprattutto aiuteranno in futuro sia noi a prendere razionalmente delle decisioni, ricordandoci cosa è realmente successo (perchè si tende a dimenticare i momenti difficilli) sia chi si vuole incrementare in un progetto simile al nostro, per aiutarlo nel capire le difficoltà che si possono presentare strada facendo. Siamo pentiti? No. Vogliamo tornare indietro? No. Cambieremmo qualcosa a poter riavvolgere il nastro? Forse... soprattutto la fiducia data a taluni che non la meritavano, ma se cambiassimo questo fattore, non ne avremmo tratto ne un insegnamento e neppure avremmo avuto la possibilità di valutare diverse strade appagandoci dell'esperienza di aver selezionato tra diverse difficili opzioni, quella più idonea a noi. Nei prossimi post vi aggiorneremo finalmente sui progressi del progetto e verrà dedicato meno tempo a questi "pensieri profondi". Quello che non cambierà però, saranno i sogni che continueremo a fare senza compromessi, ma soprattutto perché sono sempre e ancora Gratis. Alla prossima.