Rifletti progetta realizza

Rinuncie e aggiunte

Sandro

7/24/20252 min leggere

Rieccoci.....Siamo partiti con un progetto enorme, di dimensioni spropositate, sia a livello di contorni, sia a livello di dettagli. Ed é proprio sui dettagli che ci siamo persi, soprattutto per quanto riguarda le dotazioni che dovremo avere a bordo per poter vivere su questa piccola casetta con una piscina enorme, che può raggiungere qualsiasi angolo della Terra bagnata dal mare. Come é normale e giusto che sia, all'inizio si vuole avere tutto..."non si sa mai"...abituati alla vita attuale....ma entrando più nel dettaglio dello scopo del nostro progetto, dove vogliamo disconnetterci dal superfluo, si arriva alla domanda fatidica; "ci serve davvero?" Guardando in soffitta, tra mille oggetti raganellati negli anni, alcuni dei quali ancora impacchettati nella confezione originale, sorge a gran voce una risposta ovvia... "Quel preciso oggetto non ti serve"...oppure "può venir comodo ma..." e ancora..."mi renderebbe la vita più facile, risparmiando del tempo prezioso" ....Parliamoci chiaro...ci sono solo tre categorie; L'utile e l'indispensabile e il superfluo. L'unico tempo prezioso é quello che la vita ci regala ogni giorno e anche se si perde qualche minuto in più a costruire, montare o riparare qualcosa, fa parte del viaggio! Considerando un oggetto utile ogni due indispensabili, concedendosene uno superfluo se c'é posto, sono gli ingredienti della torta perfetta. Abbiamo rinunciato a tante cose che alla fine non ci sarebbero servite veramante...ma vi garantisco che é complicato commutare il proprio pensiero, identificando e scegliendo le cose che abitualmente ci rendono la vita più facile, quasi noiosa, dalle cose veramente indispensabili. Ci concentriamo allora su: Acqua, energia, cibo e tecnica per avanzare in navigazione nel minor costo possibile, con un'indipndenza quasi totale dalla terra ferma. Per poter far girare questo carrozzone però occorre investire inizialmente sia denaro che tempo necessario alla progettazione e alla realizzazione. Dopo esserci assicurati un bel dissalatore da 100 litri l'ora, si passerà all'energia elettrica di bordo che cercheremo di raccimolare il più possibile dal Dio Rà (sole), facendola convogliare nelle nostre batterie. I pannelli solari però necessitano di un supporto adeguato che si dovrà realizzare su misura per la nostra barca. I passi successivi saranno: La performazione del sistema velico, la strumentazione anche all'interno della cabina, le cuscinerie e tende, per poi passare alla cosmetica sia interna che esterna. Ma questi lavori saranno oggetto di altri post...per il momento restano un progetto facenti parte di un sogno, per il quale, al momento, nessuno ci ha chiesto del denaro...alla prossima...