Rewind - Replay

Alla fine prevale la saggezza

Sandro

3/31/20253 min leggere

Qualcuno si potrebbe domandare...Dov'è la Saint Brendan? A quest'ora dovrebbe scendere il Golfo di Biscaglia (o Guascogne per gli amici) con le vele spiegate e un equipaggio super motivato e super preparato...Allora cosa ci fa sul carro-ponte del Porto di Arzal? Qui si apre un vortice di casuali concatenate che hanno portato a quest'immagine. Ma cosa è successo concretamente? Per poterci dare una risposta, occorre riavvolgere il nastro a circa un mese e mezzo orsono, quando mia moglie ed io, lasciavamo Arzal dopo una settimana passata a lavorare come demonii sulla barca, per prepararla al trasferimento dall'Atlantico al Mediterraneo. A quel preciso momento restavano ancora da eseguire tre lavori; La programmazione delle apparecchiature elettroniche (fattibile solo da tecnici qualificati) ed il ripristino di alcuni componenti di navionica, il ripristino del sistema velico (un lavoro troppo tecnico e fattibile solo da uno specialista a causa della complessità degli avvolgitori), infine due piccoli lavori di meccanica che non avevamo fatto in tempo ad eseguire. Prima di partire abbiamo dato disposizioni di esecuzione dei lavori al Broker, il quale si era fatto carico di organizzare gli artigiani specializzati per quanto chiedevamo. Nella visione rosa del mondo, siamo ripartiti per la Svizzera con una certa tranquillità, poiché c'era ancora abbastanza tempo per l'esecuzione entro la data di partenza per il Mediterraneo. Da lì in poi, regolarmente, contattavo il Broker per sincerarmi della progressione dei lavori, sentendomi dire altrettanto regolarmente "non ti preoccupare i lavori vanno avanti"...Da qui il mio primo errore...Non chiedere il feedback di quanto era già stato fatto e a che punto preciso erano i lavori. Errore che si è palesato al momento in cui sono venuto a conoscenza che gli artigiani hanno fatto la prima visita sulla barca solamente due giorni prima che Luca (lo Skipper) sarebbe arrivato ad Arzal per operare il trasferimento. Un disastro annunciato...Per quanto riguarda lo specialista delle vele (rigger) dopo essersi recato a bordo tardivamente a causa di una scarsa comunicazione da parte del Broker (il quale non é stato chiaro in merito ai lavori da eseguire) ci comunicava che il problema al sistema di avvolgimento delle vele, era parecchio serio e non poteva darci una deadline di quando avrebbe ripristinato il tutto...Lo specialista elettronico ha fatto per contro il lavoro in tempo se non che é dovuto ritornare una seconda volta perché ad un certo punto non funzionava più niente! A questo punto devo fare una premessa per capire il seguito...La Saint Brendan ha un sistema di vuotatura e autovuotarura che é principalmente dipendente da due grossi tubi che attraversano verticalmente la barca, dentro ai quali vengono scaricate tutte le acque che devono venir evacuate dalla barca verso il mare. Presumibilmente già parzialmente ostruiti da detriti di origine naturale, come foglie e legnetti vari, atterrati in barca dopo essere stati verosimilmente trasportati dal vento in tempesta nell'ultimo mese si sono occlusi del tutto, chiudendo di fatto il sistema di vuotatura della barca. Da qui riprendo il Cameo dei lavori in sospeso commissionati agli artigiani...Il meccanico avrebbe dovuto effettuare un intervento semplicissimo, ovvero sostituire tre filtri carburante che servono al pre-filtraggio del carburante prima che esso giunga ai motori o al generatore. Uno di questi filtri é stato serrato con troppa forza ed ha portato all'esplosione dello stesso (la parte inferiore in vetro) allagando la sentina (già allagata dall'acqua a causa della "costipazione" dei due grossi tubi di scarico). A questo punto mi dico, per fortuna che gli scarichi erano intasati, altrimenti quell'acqua inquinata dal carburante si sarebbe riversata in mare con conseguenze disastrose. Sta di fatto che questo problema, causato dall'incompetenza di chi ha effettuato il lavoro, ci ha costretto a prendere la decisione di levare la barca dall'acqua, nell'attesa che venga correttamente vuotata ed il contenuto smaltito senza creare danni all'ambiente. Dopo essermi consultato con il povero Luca, il quale assieme al suo equipaggio, si sono sbattuti molto per far fronte ai problemi che si sono presentati, abbiamo di comune accordo deciso di lasciare la barca in secca fino al suo ripristino totale e la preparazione definitiva per affrontare il lungo viaggio verso Genova. Ed eccoci alla fotografia della Saint Brendan appesa come un salame al travel-lift. Adesso occorre riorganizzarsi, ripristinare la barca perché possa prendere il mare in tutta sicurezza e pianificare una nuova partenza. Da questa incubo-storia, posso lambiccare i punti positivi che mi portano ai relativi insegnamenti: Mai fidarsi di chi ti dice "non preoccuparti" senza motivarti il perché non lo devi fare...Se vuoi un lavoro fatto bene, fattelo da te...Fai pressione "fottendotene" se potresti risultare un rompi-palle, su chi ti deve consegnare un lavoro in tempo. Se è vero che ciò che non ci distrugge ci rende più forti, perdite economiche e delusioni (di mia moglie Dona, mia e di Luca) a parte, ripartiamo ancora più motivati e sognatori, perché i sogni sono ancora gratuiti. Alla prossima avventura....