Dove si va?
Scegliere significa che hai almeno un opzione...


Eccoci qua...quante volte abbiamo dovuto scegliere nella vita? Direi almeno una decina di volte al giorno, nei giorni piatti...Ma quanto erano belli quei libri (per chi se li ricorda) che potevi scegliere tu la storia...ti davano sempre due opzioni le quali ti rimandavano alla pagina successiva o ad una pagina ben definita...e da lì si sviluppava una storia diversa...Il finale si manifestava grazie alle tue scelte. È vero, non c'erano tanti finali possibili, altrimenti ci sarebbe voluto un mattone di 20 kg per contenerne tutte le sfaccettature, ma i contenuti si sviluppavano in maniera differente, a volte incontrandosi, a volte volgendo in una storia per noi deludente. I più curiosi rileggevano il libro, ripetutamente, scegliendo e riscegliendo esaurendo infine tutte le combinazioni possibili. Alla fine però, personalmente, mi appagava di più accettare il finale che si presentava in base alle mie scelte, lasciando un alone di mistero e con una domanda ricorrente...Cosa sarebbe accaduto se avessi fatto una scelta differente ad un certo bivio? Ed ecco che il libro si rispecchia nella vita, dove però ogni bivio porta addirittura ad un libro differente...Si potrebbe tornare indietro e provare a fare una scelta diversa, ma si approderebbe in una pagina completamente stravolta rispetto alla narrazione precedente. È proprio questo il bello della vita! Passata una certa età, (non sto parlando di vecchiaia sia chiaro) se hai fatto bene i compiti in passato, capisci che i problemi che si presentano quotidianamenta ai bivi della vita, non devono precluderne lo svolgimento. Vanno affrontati sì, ma senza dimenticarsi di vivere, assaporare, imparare da ogni singolo momento, andando avanti e mai indietro tornando al bivio. Se ci siamo accorti di aver fatto la scelta sbagliata, si potranno adottare dei correttivi e rimettere in discussione le nostre scelte (perché solo gli stupidi non si rimettono mai in discussione) ma bisogna andare avanti, perchè ogni scelta, purché ponderata, proviene da un istinto dentro di noi, alimentato dall'esperienza e dal buon senso. Questi ingredienti, che lavorano dietro le quinte del nostro cervello ed il nostro stomaco, ci fanno prendere le decisioni ed imboccare la strada che ci pare quella giusta. È vero, talvolta ci sembra di non aver scelta trovandosi nella situazione peggiore che si possa immaginare, ma se guardiamo a fondo scopriremo che almeno un'altra opzione ci sarà sempre, anche se ci troveremo a dover scegliere il "meno peggio" tra le opzioni. Adesso chi sta leggendo si chiederà...ma cosa c'entra questo con il vostro progetto?...Ci siamo lasciati nell'ultimo post, dove la Saint Brendan era appesa come una soppressata al travel lift di Arzal. Ebbene da quel momento il nostro progetto si è fermato e come nei libri citati prima, abbiamo dovuto scegliere come proseguire. Era un bivio questo che meritava molte riflessioni prima di decidere se voltare pagina o sceglierne una lontana nel libro del nostro progetto. La scelta era del tipo "se vuoi saltare nel buio vuoto davanti a te prosegui alla pagina successiva" o "se vuoi scalare una parete dell'Everest con i calzini, vai a fare in c....." Beh siamo andati a comprare gli scarponi e ci siamo andati. Nell'impotenza della distanza, abbiamo cercato in tutti i modi una soluzione e grazie ai consigli dei nostri cari e quelli di Luca Lafranchi (lo Skipper), abbiamo deciso di portare via la barca da Arzal, convogliandola via terra fino al sud della Francia, evitando il Golfo di Biscaglia e lo stretto di Gibilterra, popolato da simpatiche orche che non vedono l'ora di trastullarsi con il timone delle barche facendole, a volte, affondare. Da lì a Genova sarebbero solo due o tre giorni di navigazione, sufficienti a testare la barca in sicurezza, evitando tutti i pericoli precitati da affrontare con una barca ferma ormai da un paio di anni e quindi potenzialmente pericolosa come una persona che soffre di aerofagia vicino ad una fiamma ossidrica, dopo aver mangiato mezzo chilo di fagioli neri. Il punto è perchè siamo arrivati a questa situazione? Se vi raccontassi questa assurda storia, i minuti di lettura indicati nell'intestazione del blog si trasformerebbero in giorni! Se verrete a trovarci a bordo ve la racconteremo...Sta di fatto che siamo stati prigionieri di una situazione creatasi a catena dove ognuno di quelli con cui abbiamo avuto a che fare in Francia, ha giocato un ruolo che ha contribuito a scatenare una serie di eventi che hanno portato ad una vicenda surreale. Ora sembrerebbe che la situazione si sia sbloccata, ma ovviamente abbiamo perso tempo e denaro. Il nostro progetto ritarderà inevitabilmente, ma forse potremo recuperare almeno in parte il tempo. Per i soldi siamo in trattativa e vedremo come andrà a finire. Sta di fatto che noi con la Saint Brendan continueremo su modalità "avanti tutta" scegliendo tra i bivi dei sogni, ricominciando e riscegliendo, e allora se vuoi continuare a sognare, prosegui voltando pagina. In ogni caso il tuo sogno sarà sempre e innegabilmente gratis. Alla prossima