Complications
Tutto è in una piacevole salita


Ci siamo...trasferimento della Belliure sul Mediterraneo previsto per fine marzo.... Trasferimento che verrà eseguito da Luca (devo ancora chiedergli se posso menzionarlo per intero sui miei blog), trasferimento che comporta una serie di passaggi, come si suol dire in Bretagna "passage obbligé". In primis dobbiamo colmare le lacune emerse dalla perizia tecnica...Nulla di grave intendiamoci ma anche se sono lacune dovute alla routine, la barca dovrà essere in uno stato impeccabile alla partenza, dal momento che dovrà affrontare 2'200 miglia marittime circa. A partire dall'equipaggiamento di sicurezza, ovvero zattera di salvataggio, giubbotti, razzi, impianto di estinzione, attrezzi vari materiali di riserva "spare" per motori, generatore, rigging e tutto il materiale per poter effettuare delle riparazioni in mare, efficaci fino ad almeno il raggiungimento di un porto sicuro.. Abbiamo studiato tutto nei minimi dettagli per far fronte alle tristemente famose manovre di emergenza: Fuoco, Falla, uomo a mare, sbarco di emergenza, timone di emergenza, emergenze mediche a bordo e chi più ne ha ne metta! La domanda che si fa la persona previdente è: "Cosa faccio se...."Da qui mille domande, mille situazioni, duemila soluzioni! Per questioni di spazio, tempo ed efficiacia, occorre scegliere con cura quella più efficace a risposta di ogni evenienza. Ma oggi non voglio dilungarmi sull'equipaggiamento di sicurezza o le procedure di emergenza (le tratterò in un futuro blog) ma bensì le difficoltà occorse a riguardo delle procedure di immatricolazione della barca in caso di cambio proprietario. Ora.... magari ad altri la Dea bendata ha sorriso, nel nostro caso probabilmente non ci ha accolto. Non voglio fare il "piangina" per carità, ma tutto ciò che sembrava facile, oggi sembra una montagna da scalare. Sembrava una "supposta ben unta"...necessaria ma apparentemente indolore.... La Santa Cecilia era immatricolata nel registro "Parte III" del registro navale inglese. Per prestigio e buona fama della bandiera inglese che si chiama "red ensign", abbiamo deciso di mantenerla, anche perchè la nostra barca misura LFT (Lunghezza fuori tutto) 15,20 metri e la maggior parte dei registri di bandiera sono poco restrittivi fino a 15 metri, ma poi....Arghhhhh per 20 centimetri siamo svantaggiati, ma tanto la bandiera inglese non fa queste differenze...Peccato che dove è attualmente registrata, ovvero nel registro parte III c'è posto solamente per cittadini o stranieri che vivono almento 185 giorni in Inghilterra e possono provarlo. Noi siamo svizzeri, con domicilio in Svizzera e, almeno per quanto mi riguarda, su suolo britannico, non ho mai messo piede (ma ci andrò!!), pertanto come fare? Ruga e messeda arriva una soluzione apparentemente semplice... Stesso registro, ma parte uno al posto del tre, perchè la parte uno è riservata ai vascelli commerciali o da diporto, dove la proprietà è intestata a chi vive al difuori dell'UK. Al che ti viene da dire...ottimo basta fare il cambio di proprietà e invece... Partendo dal presupposto che chiunque voglia navigare sotto bandiera inglese, deve avere un indirizzo valido e attivo in Inghilterra. Ok, come fare allora per noi cittadini della patria del cioccolato, orologi e del formaggio? La soluzione è la seguente: Aprire una ditta LTD in Inghilterra con sede legale là. Questo è solo il primo passo...in seguito occorre trasferire la proprietà della barca a questa LTD...La mia povera mogliettina si è vista passare da armatrice a CEO di una ditta che gli ha sottratto la proprietà della barca, ma tranquilli è sempre sua!!! Sia la barca che la LTD. Tutto fatto? Macché, anche se il traferimento avviene sotto lo stesso registro navale, cambia la parte da tre a uno e allora viene richiesto un certificato di stazza, da far eseguire da un esperto riconosciuto e qualificato. Considerando che per stipulare un assicurazione abbiamo bisogno del libretto di iscrizione, il quale ci da accesso ai numeri GMDSS (Global marittime distress and saefty system) necessari per programmare radio e apparecchiature di soccorso, speriamo di portare a termine la fornitura della tonnellata di certificati necessari a sbloccare la grande macchina dell'immatricolazione. Allora abbiamo organizzato il tutto, speriamo che vada come la supposta menzionata in precedenza...Affaire a suivre e ricordatevi di sognare perchè è sempre e attualmente gratis!!