"Alla rotonda, prendi la prima uscita"
Le autostrade della vita


In tanti, dopo averli messi al corrente del nostro progetto, mi dicono: "Che coraggio che avete". In realtà, al giorno d'oggi, di coraggio ce ne vuole molto di più per affrontare, accettare e a volte subire la trasformazione frenetica ed il totale ribaltamento dei valori che affliggono la società attuale. Certo che ad avere della prole per cui lottare le opzioni di scelta alternative non sono tante, ma per chi come noi non ne ha avuto il dono, le cose si semplificano (in termini di scelte e responsabilità) dandoci la possibilità di scegliere la cosa più giusta e confacente a noi. Da qui delle riflessioni che ci convogliano nella nostra SCELTA per la quale non ci vediamo assolutamente del coraggio, ma bensì una necessità, un richiamo. Certo è che abbiamo operato una scelta ponderata, ragionata e sviluppata con infinite correzioni, aggiunte o stralci di ogni tipo di ingrediente "infilato" in questa torta che chiamiamo progetto. Prima ho scritto la parola "scelta" in maiuscolo volutamente, perché è proprio questa parola il focus di questo post. Spesso utilizzo come esempio di paragone i treni e le stazioni, proprio perché, a mio modo di vedere, rispecchiano le modalità di viaggio attraverso la nostra vita, con una sostanziale differenza...Possiamo scegliere su quale treno salire, senza però saperne con certezza la destinazione e le stazioni nelle quali farà tappa. Ci saranno treni sovrafollati, dove trovare un posto sarebbe impossibile o quantomeno si delineerebbe un viaggio da incubo, oppresso, solo per l'ostinazione di raggiungere una (forse) destinazione. Si può scegliere di raggiungere delle destinazioni a piedi, magari affrontando salite faticose, mettendoci più tempo ma che comunque ti porteranno in qualche posto. L'obbiettivo importante da mai perdere di vista in tutto questo è che qualsiasi mezzo usi per raggiungere una destinazione, è che lo hai scelto tu!! E allora si inserisce la componente del "coraggio". Spesso tendiamo a salire sullo stesso treno che espone sul tabellone della destinazione il nome "certezza". Inconfutabile è che l'unica certezza che abbiamo, sia un triste appuntamento e non importa quale mezzo utilizzeremo e quanto tempo ci metteremo, ma certo è che quella è l'ultima stazione...Il capolinea. Ci sono due luoghi da considerare a questo punto; Il "qui e ora" ed il precitato capolinea. Tutto ciò che sta in mezzo è un assemblaggio fatto di nostre scelte. È lì che si gioca la partita, quella vera, dove il vero coraggio si afferma nelle azioni che si intraprendono per "sfruttare" a pieno di questa indefinita finestra di tempo. I valori...anche questi sono una parte fondamentale del viaggio, sono la tua valigia, il tuo bagaglio da aprire all'occasione per tirar fuori le cose giuste al momento giusto. E da qui che Donatella ed io abbiamo deciso di salire su questo treno del quale non conosciamo la destinazione, ma ne immaginiamo unicamente, con entusiasmo, il panorama del viaggio. E proprio parlando di valori che ci colleghiamo al fatto che il mare è un luogo giusto, imparziale, tratta tutti alla stessa maniera....ricchi, poveri, belli, brutti....Il mare non si interesserà di noi, neanche saprà che esistiamo, però nella sua imparzialità ci concederà l'opportunità di spostarci in tutto il mondo, in una modalità avvolta da un alone di romanticismo, mistero, difficoltà ma soprattutto di infinite bellezze. Questa è una nostra SCELTA, libera, studiata, ponderata e non vediamo l'ora di sciogliere le cime per iniziare questa nuova vita. È ancora un sogno, non più in fase embrionale, ma comunque ancora un sogno e i sogni sono ancora e innegabilmente gratis! Alla prossima